giovedì 6 novembre 2014

Rimedi omeopatici con latte materno

Quando ho iniziato il mio percorso di mamma,
ero a conoscenza che si potevano produrre dei globuli omeopatici utilizzando un pezzettino di placenta (fresca) ma non sapevo che si potessero fare con il latte materno...

Ho scoperto il nome dell'azienda tedesca (in Italia non è legale l'impiego della placenta), che avrebbe potuto fare questi rimedi e gli ho spedito un'email per sapere se avrei potuto farli con il latte materno.

Dopo la loro risposta affermativa, mi sono fatta spiegare la procedura.

Eccola...
Gli si deve spedire un'email, lasciando il proprio indirizzo così che possono spedire il materiale che compone il kit.
Loro poi spediscono questo kit che è composto da un flaconcino di plastica con dentro una boccetta di vetro contenente una soluzione che agisce da conservante, il modulo d'ordine che va compilato e sottoscritto, la busta per la spedizione e una serie di documenti a supporto con varie spiegazioni.

Una volta ricevuto il kit via posta, è sufficiente mettere 1 mg di latte materno nella boccetta di vetro con il conservante, scrivere il nome e cognome della mamma all'esterno e scrivere che si tratta di latte materno (breast milk). Mettere la boccetta dentro al flaconcino di plastica, anche qui scrivere il nome e cognome della mamma e riportare nuovamente la dizione "breast milk".
Si può spedire tranquillamente con spedizione ordinaria, non è necessario fare una spedizione veloce o raccomandata.
La cosa curiosa è che il pagamento viene effettuato dopo che arrivano a casa i globuli...
Per una fornitura "standard" il costo è poco più di 90 euro.

Nonostante non esistano istruzioni sull'assunzione dei globuli omeopatici prodotti con il latte materno, nelle istruzioni fornite dall'azienda, c'è riportato che questi rimedi hanno una potenzialità similare a quelli placentari. 

Sono quindi potenti e sono spesso utilizzati con grande successo; possono tornare utili a tutta la famiglia per gli svariati disturbi.

Nella documentazione, con riferimento ai disturbi dei bimbi, viene riportato che possono venir impiegati per i disturbi della dentizione, coliche, acne ed eczemi, stomatiti, raffreddore, in caso di dolore o ferite lievi, e altro ancora.
Se vengono assunti dalla mamma vanno ad integrare il latte successivamente preso dal bimbo.

Per l'assunzione l'azienda fornisce delle tabelle indicative anche se consigliano comunque di discutere l'utilizzo con l'ostetrica, un naturopata o un omeopata.

Non ci sono preferenze per la tipologia del latte di mamma utilizzato. Intendo se viene il dubbio di sapere se si deve utilizzare il latte di mamma entro i 6 mesi di vita del bimbo oppure no. Non è stata identificata questa necessità. Quindi va bene il latte di mamma in genere :-)

Ecco i prodotti che arrivano direttamente a casa dopo un mese più o meno.
Ci sono le diluizioni dalla 3 alla 30.
La diluizione 3 serve come starter per future preparazioni. Quindi una volta che si prendono, non si rimane più senza :-)
Hanno una validità di 5 anni.

Ci sono farmacie attrezzate che possono preparare la tintura omeopatica di latte materno. Da quanto so, come conservante usano l'alcool oppure il glicerolo. La durata della tintura è fino a un massimo di 6 mesi (così almeno mi ha riferito un farmacista).

Accetto volentieri, aggiunte, consigli o solo qualcosa da condividere sull'argomento...così da migliorare la mia conoscenza in materia.

Per quanto riguarda i rimedi omeopatici placentari potete trovare un post interessante del blog Naturalentamente qui.

lunedì 3 novembre 2014

Castagne crude

Adoro le castagne... le adoro ancora di più se si sbucciano facilmente :-)
Mi piacciono cotte e mi piacciono molto crude.
Ma come fare a mangiarle crude? per sbucciarle e poi pelarle mi serve uno scalpello... :-)

...nei giorni scorsi mi si è accesa una lampadina... e ho provato a metterle tali e quali nell'essicatore...et voilà...ecco che ho le castagne crude !

Per aprirle si schiaccia la bucca che con l'essicazione e diventata croccante. Si toglie facilmente anche la pellicina !

Io le ho lasciate 36 ore con il programma "crudista" e si sono mantenute morbide come una caramella gommosa :-) (è si...quante ne ho mangiate in passato...tanto passato :-) ). 
Si possono lasciare anche di più ma le castagne diventano più dure, comunque sempre buonissime !

Ovvio che ci sono altri modi per essicarle....stufa...termosifone...ecc...

Dopo averle essicate, le ho lasciate una settimana all'aria e sono rimaste (più o meno) tali e quali. Ne ho mangiate un po' ogni giorno e sono sempre riuscita a sbucciarle bene. Ho notato però che i primi giorni si sbucciavano meglio, poi l'umidità ha fatto la sua parte e quindi la buccia era diventata un po' meno croccante e soprattutto la pellicina rimaneva un po' più attaccata.

Ora ne ho preparate delle altre e le ho messe dentro ad un vaso di vetro, nei prossimi giorni voglio preparare fagioli e castagne !

Ci sono un sacco di buone ragioni per mangiarle  sono praticamente un buon ricostituente :-) che ci prepara ad affrontare l'inverno super carichi !


per il momento...Felice autunno a tutti !